venerdì 12 maggio 2017

Antonino Russo
Sono passati cento anni da quando le pastorelle Lucia dos Santos di 10 anni e Jacinta Marto di 7 anni con il pastorello Francisco Marto di 9 anni, fratello di Jacinta e cugino di Lucia, il 13 maggio 1917, mentre badavano al pascolo in località Cova da Iria (Conca di Iria), vicino alla cittadina portoghese di Fátima, raccontarono di aver visto scendere una nube e, al suo diradarsi, apparire la figura di una donna vestita di bianco con in mano un rosario, che identificarono con la Madonna.

La Madonna avrebbe dato appuntamento ai tre pastorelli per il 13 del mese successivo, e poi per altri 5 incontri dal 13 maggio fino al 13 ottobre.

Secondo il loro racconto, le apparizioni continuarono e furono accompagnate da rivelazioni di eventi futuri:

- la fine della prima guerra mondiale

- il pericolo di una seconda guerra ancora più devastante se gli uomini non si fossero convertiti

- la minaccia comunista proveniente dalla Russia (unica speranza: la Consacrazione della nazione stessa al cuore immacolato di Maria, per opera del papa e di tutti i vescovi riuniti.)

In seguito alla promessa fatta ai tre pastorelli dalla Madonna riguardo a un evento prodigioso, il 13 ottobre 1917 molte migliaia di persone - credenti e non - assistettero a un fenomeno che fu chiamato "miracolo del sole". Molti dei presenti, anche a distanza di parecchi chilometri, raccontarono che mentre pioveva e spesse nubi ricoprivano il cielo, d'un tratto la pioggia era cessata e le nuvole si erano diradate: il disco del sole, tornato visibile, avrebbe ruotato intorno a un punto esterno, diventando multicolore e ingrandendosi, come per precipitare sulla terra.


Francesco e Jacinta morirono pochi anni dopo, rispettivamente nel 1919 e nel 1920, a causa di una epidemia mentre Lucia invece divenne monaca carmelitana scalza, e mise per iscritto nelle sue Memorie gli eventi accaduti a Fatima, così come lei stessa li aveva visti.

Nel 1930 la Chiesa cattolica proclamò il carattere soprannaturale delle apparizioni e ne autorizzò il culto. A Fatima è stato costruito un santuario, visitato per la prima volta da papa Paolo VI il 13 maggio 1967, e in seguito anche da papa Giovanni Paolo II, pontefice molto legato agli avvenimenti del luogo, dove si recò più di una volta in pellegrinaggio. Secondo la dottrina cattolica queste apparizioni appartengono alla categoria delle rivelazioni private.

E’ stato confermato che anche Papa Francesco si recherà a Fatima per il 100° anniversario delle apparizioni mariane e approfitterà di quell’occasione per canonizzare i due veggenti più giovani, Jacinta e Francisco Marto.

I sorprendenti eventi avvenuti a Fatima nel maggio 1917 hanno avuto luogo mentre il mondo si immergeva nel XX secolo che avrebbe visto due guerre mondiali, genocidi su vasta scala, l’invenzione della bomba atomica e la rapida affermazione di tecnologie che avrebbero trasformato il mondo e la razza umana.

Il pontificato di Papa Francesco è stato consacrato a Nostra Signora di Fatima il 13 maggio 2013 dal cardinale di Lisbona il quale durante la cerimonia, ha pregato perché a Papa Francesco fosse dato “il dono del discernimento su come identificare le vie di rinnovamento per la Chiesa”. Ha anche pregato che il Santo Padre fosse protetto “nelle difficili ore della sofferenza, in modo da poter superare, nella carità, le prove che il rinnovamento della Chiesa gli presenterà”.



Quando ha celebrato la consacrazione a Nostra Signora di Fatima nell’ottobre 2013, Papa Francesco ha affermato: “La sua statua, venuta da Fatima, ci aiuta a sentire la sua presenza in mezzo a noi. C’è una realtà: Maria sempre ci porta a Gesù… Alla misericordia di Dio, lo sappiamo, nulla è impossibile! Anche i nodi più intricati si sciolgono con la sua grazia. E Maria, che con il suo ‘sì’ ha aperto la porta a Dio per sciogliere il nodo dell’antica disobbedienza, è la madre che con pazienza e tenerezza ci porta a Dio perché Egli sciolga i nodi della nostra anima con la sua misericordia di Padre”.