martedì 3 marzo 2015

Luciachiara Palumbo 

I saloni della nostra Confraternita hanno visto l'abbraccio fraterno tra cultura e religiosità lì dove la pietà popolare diventa identità e radice storica di un popolo, quello tarantino. 

Il nostro priore Antonello Papalia ha accolto nella serata del 25 Febbraio l'assessore alla cultura nella persona dell'avvocato Vincenza Vozza. 

L'assessore ha desiderato fortemente questo incontro per sancire strettamente la collaborazione tra il Comune e questa realtà cittadina, fonte di orgoglio per il nostro territorio. La nostra città pare ora divisa in vari frammenti, in vari pezzi di un puzzle che nessuno riesce a ricomporre. Obiettivo comune dovrebbe dunque essere ricostruire le fondamenta sulle quali è stato edificato il grande capolavoro che è Taranto stessa. 
Come fare ciò? Appare lineare la risposta dell'avvocato Vozza a tal proposito "valorizziamo ciò che abbiamo", questo deve essere il punto di partenza di un grande scossone delle coscienze. 

La confraternita risponde attivamente a tale sollecitazione e si mostra del tutto disponibile ad una collaborazione sempre più efficace affinché i giovani, nostro futuro, possano trarre dalla cultura di un popolo le armi e i mezzi per essere i rinnovatori e i protagonisti di un domani, ai giorni d'oggi, molto incerto.

E' nella voglia di incontro e di unione che deve risorgere una città addormentata e di certo questo evento deve servire da esempio così che non restiamo pigri guardando passarci tutto davanti ma possiamo anche noi metterci la faccia e risollevare un destino che proprio non piace, un destino ingiusto… L'unione fa la forza e noi siamo la forza di un Taranto dormiente…